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Letture della preghiera notturna dei certosini

[Anno A] [Anno C]

 

Anno A

 

Tempo Ordinario

 

Sesta  Domenica

 

9

 

Dal vangelo secondo Giovanni.

3,1-8

Gesù disse a Nicodemo: "In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio".

 

Dai Discorsi di Gregorio Nazianzeno.

Oratio XL,2-3.8.10. PG 36,360-361.368.369.372.

 

     La Scrittura conosce tre tipi di generazione: quella che ci estrae dal corpo materno, quella che proviene dal battesimo e quella che è la rinascita della risurrezione. La prima nascita avviene nell'oscurità sotto l'impero dei senso e nel dolore, la seconda è opera del giorno, della libertà; essa strappa dalle passioni e ci conduce alla vita superiore. Nella terza nascita, più spaventosa e più breve, tutto il genere umano in un batter d'occhio è convocato davanti al tribunale del Creatore: Allora l'uomo ha da rendere conto del servizio che ha prestato a Dio e della sua vita passata:  seguì soltanto la carne oppure fu liberato dallo Spirito rendendo grazie della sua creazione?

     Mi pare che il mio Cristo abbia reso onore a tutte queste tre nascite: alla prima quando ricevette il primo alito di vita mortale; alla seconda, per mezzo del battesimo e alla terza per mezzo della risurrezione che ebbe inizio da lui stesso. Primogenito tra molti fratelli, egli fu ritenuto degno anche di essere il primogenito nella risurrezione dei morti.

 

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     Lasciamo da parte la prima e la terza nascita e riflettiamo sulla seconda, così necessaria in questa vita. L'illuminazione del battesimo è lo splendore abbagliante dell'anima, orienta la coscienza a cercare Dio. Il battesimo soccorre la nostra debolezza, spoglia degli istinti naturali, permette di seguire lo Spirito e di entrare in intima comunione con il Verbo.

     Il battesimo rialza l'essere che Dio aveva plasmato, lava i peccati, dona la partecipazione alla luce, dissolve le tenebre. Il battesimo è il veicolo che ci porta verso Dio, facendo condividere il cammino seguito da Cristo; è il caposaldo della fede, il perfezionamento dellamente, la chiave del regno dei cieli. Il battesimo cambia la nostra vita, elimina ogni schiavitù, scioglie le nostre catene, migliora tutto il nostro essere. Il battesimo - perché devo enumerare altri significati? - è il più bello e il più grandioso fra tutti i doni di Dio.

 

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     Siamo formati di anima e di corpo, di una natura visibile e di una invisibile, per cui duplice deve essere la purificazione, attuata cioè mediante l'acqua e lo Spirito. La prima purificazione va prssa in modo visibile e corporeo, l'altra si compie in modo incorporeo e invisibile; l'una è soltanto simbolica, mentre quella invisibile è reale e purifica le profondità dell'animo.

     Lo Spirito viene ad essere un rimedio alla prima nosta generazione e così ci rende nuovi da antichi che eravamo e trasforma la nostra radicale fragilità nella somiglianza con Dio. Ci rifonde senza che ci sia bisogno del fuoco e ci ricostruisce senza spezzarci. In breve: l'efficacia del battesimo non è altro che un patto, stretto con Dio, in vista di una vita nuova e di un comportamento più puro. E certamente bisogna temere più di qualsiasi cosa di essere mentitori di fronte a questo patto, non badando con ogni attenzione alla propria anima.

     Se Dio conferma i patti tra gli uomini, perché viene preso come garante tra le due parti, guai a noi se trasgrediremo i patti che avremo stretto con Dio! Dovremo rendere conto non solo degli altri nostri peccati, ma anche di questa nostra menzogna.

 

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     Se dopo il battesimo il tentatore, persecutore della luce, ti avrà assalito, e certo ti assalirà - infatti tentò anche il Verbo mio Dio nascosto nella carne, ossia la stessa luce velata dall'umanità - tu sai come vincerlo: non temere la lotta. Opponigli l'acqua, opponigli lo Spirito, in cui potrai spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno. È Spirito, ma che dissolve le montagne; è acqua, ma che spegne il fuoco.

     Confidando nel carattere battesimale che ti ha segnato,dì al Maligno: Anch'io sono immagine di Dio; non sono stato ancora scacciato come te, per la superbia, dalla gloria celeste; sono rivestito di Cristo; col battesimo Cristo è diventato mia eredità; sei tu che mi devi adorare.

     Credimi, vinto e svergognato da queste parole, si ritirerà da tutti quelli che sono illuminati, come si è allontanato da Cristo, principio della luce.


 

 

 

 

Letture della preghiera notturna dei certosini

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Anno C

 

Tempo Ordinario

 

Sesta  Domenica

 

 

9

 

 

Dal vangelo secondo Giovanni.

3,1‑8

Gesù disse a Nicodemo: Un verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio". Gli disse Nìcodemo:  

"Come può un uomo nascere quando è vecchio?".

 

Omelia dai Trattati di sant'Agostino sul vangelo di Giovanni.

In Io,tr.12,5‑6. PL 35,1486‑1487.

 

Se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio.

Per la generazione temporale di un padre che è un uomo, si deve nascere dal grembo fisico di una madre. Ma per la generazione eterna di un padre che è Dio, dobbiamo nascere dal grembo della Chiesa. Il padre umano genera per mezzo della sposa un figlio destinato a succedergli, dopo la sua morte. Ma Dio genera dalla Chiesa dei figli non destinati a succedergli ma a permanere con lui nell'eternità.

Quel che è nato dalla carne è carne e quel che é nato dallo Spirito. Vi è dunque una nascita spirituale che avviene nello Spirito Santo, grazie alla parola di Dio e al sacramento.

Lo Spirito interviene per farci nascere cosi; è presente lo Spirito, da cui nasci, in maniera invisibile, perché anche tu nasci in maniera invisibile.

Il vangelo continua infatti: Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove Va. Se lo Spirito è invisibile, come possiamo udirne la voce? Lo Spirito ci parla quando sono cantati i salmi, ci parla quando è proclamato il vangelo.

 

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Lo Spirito ci parla quando è proclamata la parola divina. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce. ma non sai di dove viene e dove Va. Se nascerai dallo Spirito, sarai anche tu così; e chi non è ancora nato dallo Spirito non saprà donde tu venga né dove tu vada. Per questo il Signore aggiunge: Cosi è di chiunque e nato dallo Spirito.Ma Nicodemo replica: Come può accadere questo? Egli non capisce quel che dice Gesù, perché pensa in modo materiale. In lui accade ciò che ha detto il Signore: sente la voce dello Spirito e non sa da dove venga e dove vada.Gli rispose Gesù: "Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose?

Fratelli, pensate che il Signore abbia quasi voluto insultare quel maestro dei Giudei? Il Signore sa quello che fa. Si comporta cosi perché vuole che Nicodemo nasca dallo Spirito. Ora. nessuno nasce spiritualmente se non comincia con l'essere umile, poiché appunto l'umiltà fa nascere dallo Spirito. Dio è vicino agli umili di cuore.

 

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C'era una certa alterigia in Nicodemo, a motivo del suo magistero; egli si credeva qualcuno perché era dottore dei Giudei. Gesù vuole che deponga la sua superbia perché possa nascere dallo Spirito; per cui lo schernisce, trattandolo da ignorante, senza affatto voler apparire superiore a lui. Eppure che ci sarebbe di straordinario in questo? Da una parte Dio, dall'altra l'uomo; da un lato la verità, dall'altra la menzogna. Ci sarà mai bisogno di pensare, di dire che Cristo è più grande di Nicodemo? Affermare che Gesù è superiore agli angeli è ridicolo, tanto è evidente: colui che ha creato tutto non sarà superiore a ogni creatura?

Dicendo a Nicodemo: Non sai queste cose? Gesù non mira ad affermare la sua legittima superiorità quanto a eliminare la superbia dell'uomo. E' come se gli insinuasse: Ecco tu, principe superbo, non sai nulla della nascita dello Spirito; se fossi nato dallo Spirito, cammineresti per la via di Dio, imiteresti l'umiltà di Cristo. Egli infatti è superiore a tutti gli angeli, perché, pur essendo di natura divina, non considero un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò sé stesso. assumendo la condizione di servo 1(Fi 1 2,6‑8).

 

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Cristo umiliò sé stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Questo genere di morte non è di quelli che ti sono graditi. Gesù pendeva dal legno alla merce degli insulti. Avrebbe potuto benissimo scendere dalla croce, ma preferì astenersene per risalire più tardi dal sepolcro.

Il Signore sopportò fino all'ultimo la superbia dei servi; lui, il medico, subbi le insolenze dei malati.

Se fu cosi per lui, il vero maestro non solo degli uomini ma anche degli angeli, come non lo sarà per quelli che devono nascere dallo Spirito?

La sapienza degli angeli proviene dalla Parola di Dio. Quello infatti che gli angeli sanno, l'hanno appreso dalla Parola di Dio. Vuoi sapere da dove viene la Parola di Dio? Viene da Cristo, Verbo del Padre, di cui sta scritto: In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. 2. (Gv 1, 1)

Egli ti toglie la cervice dura e ostinata, perché tu abbia un collo docile capace di portare il giogo di Cristo che dice: Il mio giogo è dolce e il mio carico leggero.3. (Mt 11. 28)

 

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