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Letture della preghiera notturna dei certosini

[Anno A] [Anno C]

   Anno A

 

Tempo Ordinario

 

Sedicesima Domenica

 

9

 

Dal vangelo secondo Marco.

8,1-10

In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro: "Sento compassione di questa folla".

 

Dai Discorsi di san Bernardo.

Pro Domin. VI post Pent. Sermo I, 1-2.4. Sermo III,6.  PL 183, 337-339. 344.

 

     Sento compassione di questa folla, perché già da tre giorni mi stanno dietro. Mi congratulo con voi, fratelli, perché avete voluto seguire il Salvatore nel deserto, ma temo che qualcuno si scoraggi dopo tre giorni di attesa. Non starete per tornare col cuore, magari anche col corpo, nell'Egitto di questo mondo perverso? Ha ragione la Scrittura quando esclama: Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore. 

     Per quanto ancora si dovrà tener duro? Certamente fino al momento in cui il Signore abbia pietà di te. Vuoi sapere quando sarà? Gesù ti risponde: Sento compassione di questa folla, perché già da tre giorni mi stanno dietro. Perciò è necessario che tu cammini tre giorni interi nel deserto, se vuoi offrire al tuo Dio il sacrificio che gli è gradito: devi aspettare il tuo Salvatore per la durata di tre giorni se aneli di saziarti con il pane miracoloso.

 

10

 

     Il primo giorno è il giorno del timore. È il giorno che mette in risalto le tue tenebre interiori, proiettandovi sopra la luce dell'alto. Ti fa vedere la minaccia del tremendo supplizio della geenna, cioè delle tenebre esteriori. Come sapete, una tale meditazione suole dare il via alla nostra conversione.

     Il secondo è il giorno del conforto, in cui respiriamo nella luce della misericordia di Dio.

     Il terzo è il giorno della ragione, in cui brilla la verità. La creatura si sottomette allora senza esitazione al Creatore, per saldare il debito della sua natura, e, come serva, esegue gli ordini del suo Redentore. Siamo allora invitati a sedere, perché sia disposta nella nostra anima l'armonia della carità; ed ecco che il Signore apre la mano e colma ogni vivente con le sue benedizioni.

 

11

 

     Vi spiegherò quali sono i sette pani, che avevano gli apostoli e che sono destinati a ristorarvi.

     Il primo pane è la Parola di Dio, in cui l'uomo trova la vita. Lo afferma il Signore stesso. 

     Il secondo pane è l'obbedienza, perché Gesù ha detto: Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato.

     Il terzo pane è la santa meditazione, di cui sta scritto: Non abbandonarla ed essa ti custodirà. Questa meditazione è detta in un altro passo pane dell'intelligenza

     Il quarto pane è il dono delle lacrime nella preghiera.

     Il quinto pane è la fatica della conversione. Non ti stupire se chiamo pane ciò che è lavoro e pianto; hai dimenticato quello che leggi nel salterio? Tu ci nutrirai con pane di lacrime, e anche: Vivrai del lavoro delle tue mani, sarai felice e godrai d'ogni bene.

     Il sesto pane è la gioia che scaturisce dall'unione dei cuori: si tratta di un impasto di grani differenti che la grazia di Dio fa lievitare.

     Il settimo, infine, è il pane eucaristico, perché il Signore dice nel vangelo: Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo.

 

12

 

     Ogni giorno si compie quello che la Sapienza profetizzò di se stessa: Quanti si nutrono di me avranno ancora fameMa non voglio farvi ancora attendere o ingannare la vostra fame, perché vi vedo pronti a ricevere come se non aveste ancora preso nulla.

     La mia speranza si fonda tutta su tre pilastri: l'amore che mi adotta, la verità che promette, l'onnipotenza che compie la promessa. E se da folle il pensiero mormora e mi insinua: "Chi credi di essere? Quella gloria è tanto grande e su che meriti conti per riceverla?", io risponderò pieno di fiducia: "So a chi ho creduto e sono convinto che egli mi ha adottato nel suo amore straordinario. So che egli è verace nella sua promessa e abbastanza potente per compierla. A lui è possibile portare a compimento tutto quello che vuole.

     Ecco il triplice vincolo, che difficilmente si spezza, e dalla nostra vera patria scende fin quaggiù in questo carcere. Vi supplico, fratelli, stringiamolo forte, perché ci tiri e ci attiri, sollevandoci fino a contemplare la gloria del grande Dio che è benedetto nei secoli. Amen.

 

 

Letture della preghiera notturna dei certosini

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Anno C

 

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Sedicesima Domenica

 

9

 

Dal vangelo secondo Marco.

8,1-10

In quel giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, Gesù chiamò a sé i discepoli e disse loro:

"Sento compassione di questa folla".

 

Dagli Inni di Romano il Melode.

XXIV,proemio e strofe 6.1‑16.17.20.22. Romano il Melode,Inni, trad.

G.Gharib,Paoline,Roma,1981,269‑274.

0 Misericordioso, libera noi, che nutri della tua carne, dalla carestia e da ogni necessità;

Cristo, nostro Dio, per le preghiere della Madre di Dio,rendici degni dei tuoi beni eterni, perché tu sei, Salvatore, il pane celeste dell'immortalità.Il Dio dell'universo guariva gli afflitti,

e medicava anche la malattia dell'anima mediante la sua potenza sovrana.

Lui, il ricco erede, si associava come eredi tutti i poveri,se appena questi lo avessero voluto.

Mentre annunziava alla folla la buona novella, la misura della giornata inclinava verso il tramonto.

I presenti, digiuni, erano saziati dagli insegnamenti e vedevano nel Cristo il pane celeste dell'immortalità.

 

10

 

Ascoltiamo bene ciò che il Signore rispose ai discepoli: "Se siete preoccupati ebbene, date alimenti e pani agli affamati. Essi non hanno bisogno di acquistare cibarie da altri. Sono lo solo a prendermi cura di tutti, io il Creatore: perché sono buono, e sono Dio da tutta l'eternità, e ad ogni carne procuro ogni sorta di alimento. Voi, considerando la folla, vi preoccupate senza pensare al Dispensatore, a me che dall'alto dei cieli mi offro a tutti, procurando il pane celeste dell'immortalità. Ciò che pensate nel vostro intimo in questo momento io già lo so: alla vista del popolo, del luogo, dell'ora, voi pensate: Chi darà da mangiare a tutta la folla nel deserto?. Ebbene, sappiate chi sono io, o amici: sono io che ho nutrito Israele nel deserto e ho dato loro un pane dal cielo; ho fatto io sgorgare l'acqua dalla roccia di un luogo arido e, per di più, ho procurato loro quaglie in abbondanza, perché lo sono il pane celeste dell'immortalità".

 

11

 

"La mia parola o la mia volontà possono salvare il mondo. Perché sappiate di quale potere io posso disporre in questo momento, ebbene fate sedere senza indugio e ordinatamente i bambini, gli uomini e anche tutte le donne. lo sono Dio e renderò il deserto fertile; ad un solo cenno farò crescere i frutti. Siate miei operai, siate miei servitori, e io alimenterò la folla, perché solo io, offerto a tutti, sarò il pane celeste dell'immortalità". Alle parole di Cristo, gli apostoli si affrettarono: secondo il suo comando, fecero sedere la folla all'istante in buon ordine, come conveniva. L'erba serviva loro da letto e da tavolo ad un tempo. Allora Cristo fece portare i cinque pani e disse, alzando gli occhi verso il Padre: 'Te opere che compio sono tue: sono il tuo Figlio, perché dal principio ho creato l'universo insieme con te e con lo Spirito, io, che sono il pane celeste dell'immortalità".

 

12

 

Come da padroni, i servi di Cristo aspettavano seduti il servitore Gesù che si presentò senza indugio. Il Maestro benedisse i cinque pani, dicendo con voce senza suono: "Crescete e moltiplicatevi per i sensi, e alimentate ora tutti i convitati". Subito i pani obbedirono al Signore. Si riproducevano invisibilmente, come aveva detto loro Cristo, che è il pane celeste dell'immortalità.Moltiplica allo stesso modo, in noi tutti, o Salvatore, gli aspetti molteplici della tua misericordia. E come allora hai saziato con la tua sapienza la moltitudine nel deserto e l'hai alimentata con la tua potenza, sazia di giustizia anche noi tutti, consolidando la fede che abbiamo in te, Signore. Alimentaci tutti, o pietoso, e donaci la grazia e il perdono dei nostri errori, per le preghiere della Madre di Dio. Tu solo, infatti, sei il Cristo, il solo misericordioso, ed il pane celeste dell'immortalità.

 

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