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Letture della preghiera notturna dei certosini

Tempo di Avvento

Terza Domenica

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Dal vangelo secondo Giovanni. 1,6-8. 19-28

Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti ad interrogarlo: "Chi sei tu?".

 

Dai Discorsi di sant'Agostino.

Sermo CCXCIII,3-4. PL 38,1328-1329.

 

Giovanni è la voce. Del Signore invece si dice: In principio era il Verbo. Giovanni è la voce nel tempo, Cristo è la Parola eterna fin dal principio.

Togli la parola, che cos'è la voce? Non ha nulla di intelligibile, è strepito a vuoto. La voce, senza la parola, colpisce l'orecchio, non apporta nulla alla mente.

Vediamo in proposito qual è il procedimento che si verifica nella sfera della comunicazione del pensiero. Se penso a quel che dirò, la parola è già dentro di me; ma, volendo parlare a te, cerco in qual modo sia anche nella tua mente ciò che è già nella mia. Cercando come possa arrivare a te e trovar posto nella tua mente la parola che occupa già la mia, mi servo della voce e, mediante la voce, ti parlo.

Il suono della voce ti reca l'idea della parola; appena il suono della voce ti ha recato l'idea della parola, il suono stesso passa oltre, ma la parola, a te recata dal suono, è ormai nella tua mente e non si è allontanata dalla mia.

Non ti pare, dunque, che proprio il suono, quando la parola è penetrata in te, ti dica: Egli deve crescere e io invece diminuire?

 

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La sonorità della voce ha svolto il suo compito, e poi se n'è andata quasi dicendo: Questa mia gioia è compiutaConserviamo la parola, badiamo a non perdere la parola concepita nel profondo dell'essere.

Vuoi avere la prova che la voce passa e il Verbo rimane? Dov'è ora il battesimo di Giovanni? Egli adempì il suo servizio e scomparve. Ma il battesimo di Gesù continua a essere amministrato.

Tutti siamo credenti in Cristo, speriamo la salvezza in Cristo: questo volle significare la voce.

E poiché è difficile distinguere la parola dalla voce, anche lo stesso Giovanni fu ritenuto il Cristo.

La voce fu creduta la Parola: ma la voce si riconobbe tale per non recare danno alla Parola. Non sono io, disse, il Cristo, né Elia, né il profeta. Gli fu domandato chi allora egli mai fosse. Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore.

 

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La voce grida nel deserto, la voce rompe il silenzio. Preparate la via del Signore, quasi a dire: per questo io grido, per introdurre lui nel cuore; ma non può degnarsi di venire dove voglio introdurlo, se non preparerete la via.   

Che significa: Preparate la via, se non: chiedete come si deve? Che significa Preparate la via se non: siate umili di cuore?

Prendete esempio dal Battista che, scambiato per il Cristo, afferma di non essere colui che gli altri credono.    Si guarda bene dallo sfruttare l'errore degli altri ai fini di una sua affermazione personale.

Eppure se avesse detto di essere il Cristo, sarebbe stato facilmente creduto, poiché lo si stimava tale prima ancora che parlasse.

Non lo disse: riconobbe semplicemente quello che era. Precisò le debite differenze.    

Si mantenne nell'umiltà. Avvertì dov'era per lui la salvezza: comprese di non essere che lucerna ed ebbe timore che venisse spenta dal vento della superbia.


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Tale era il disegno voluto da Dio: che a Cristo rendesse testimonianza un uomo dotato di tanta grazia da poter essere ritenuto, lui, il Cristo.

Tra i nati di donna non è sorto nessuno più grande di Giovanni il Battista. Se nessuno è più grande di quest'uomo, chi è più grande di lui è più che uomo. Eccellente testimonianza di Cristo a se stesso, ma agli occhi cisposi e malati risulta debole la testimonianza di sé che dà la luce del giorno. Gli occhi malati hanno terrore della luce del giorno e tollerano la lucerna.

Perciò, la luce del giorno, nell'imminenza del suo arrivo, si fece precedere dalla lucerna. Si fece precedere dalla lucerna nei cuori dei credenti a confusione della mentalità degli increduli. Ho preparato una lampada al mio Cristo. È Dio Padre a parlare in questa profezia: A colui che viene come Salvatore ho preparato un araldo, al Giudice venturo un precursore, per il futuro Sposo un amico.

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