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Letture della preghiera notturna dei certosini

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Anno A

 

Vigilia di Natale

 

Primo Notturno

1

Dal vangelo secondo Matteo.                              

 

Maria, la madre di Gesù, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.

 

Dal trattato "Contro le eresie" di sant'Ireneo di Lione.

Adversus Haereses, III,19,3; 20,3; 21,4.10. SC 34,336. 344. 358. 370. 372.

 

            Il Figlio di Dio e nostro Signore è Verbo del Padre e Figlio dell'uomo, poiché fu generato come uomo da Maria, che apparteneva al genere umano ed era lei stessa creatura umana.

            Perciò fu lo stesso Signore a darci un segno nella profondità della terra e nelle altezze del cielo, un segno che l'uomo non aveva richiesto: come l'uomo avrebbe potuto sperare che una vergine diventasse madre, partorendo un figlio pur restando vergine? Mai si sarebbe potuto immaginare che questo figlio fosse Dio con noi [1]e discendesse nelle profondità della terra alla ricerca della pecora che s'era smarrita, e che era poi sua creatura.

            Nessuno avrebbe potuto pensare che risalendo in cielo per offrire e raccomandare al Padre l'uomo che era stato ritrovato, il Verbo facesse di sé la primizia della risurrezione dell'uomo.

            Infatti, come il capo è risuscitato dai morti, così risorgerà anche il resto del corpo; in altre parole, ogni uomo si troverà a vivere dopo aver compiuto il tempo della condanna che gli era toccata per la disobbedienza. Il corpo poi costituirà un'unità, grazie ai vari legami che lo alimentano e raggiungerà il suo pieno vigore grazie alla crescita che viene da Dio.

2

            Dio ci ha dato come segno della nostra salvezza colui che, nato dalla Vergine, è l'Emmanuele: poiché era il Signore stesso colui che salvava coloro che da se stessi non avevano alcuna possibilità di salvezza.

            Paolo, indicando la radicale debolezza dell'uomo, dice: Io so che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene,[2] poiché il bene della nostra salvezza non viene da noi, ma da Dio. Ed esclama ancora: Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte?[3] Quindi presenta il liberatore e dice: Lamore gratuito del Signore nostro Gesù Cristo.[4]

            Anche Isaia aveva predetto questo: Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Dite agli smarriti di cuore: “Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi”.[5]Questo indica che non da noi, ma da Dio che ci aiuta, abbiamo la salvezza.

            C'è un solo e medesimo Spirito di Dio che ha annunciato nei profeti quale sarebbe stata la venuta del Signore e da dove sarebbe giunta. Lo Spirito poi ha tradotto negli Anziani (cioè nella traduzione dovuta ai Settanta) gli oracoli dei profeti. Sempre lo Spirito ha annunciato mediante gli apostoli che è giunta la pienezza dei tempi, l'era dell'adozione filiale; ormai il regno dei cieli è vicino e risiede tra gli uomini che credono nell'Emmanuele nato dalla Vergine.

            Così gli apostoli hanno attestato di Maria e di Giuseppe: Prima che andassero a vivere insieme, Maria si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. San Luca riferisce che l'angelo Gabriele le disse: Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dellAltissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.[6] 

3

                                               Adamo, il primo uomo, plasmato da Dio, ricevette la sua sostanza da una terra incolta e ancora vergine - perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo.[7] Adamo fu plasmato dalla mano di Dio, cioè dal Verbo di Dio, perché tutto è stato fatto per mezzo di lui.[8] 

            Il Verbo di Dio, dovendo ricapitolare in se stesso Adamo, era conveniente che ricevesse una generazione tale da richiamare quella del primo uomo: ecco quindi che nasce da Maria ancora vergine.

            Se il primo Adamo avesse avuto come padre un uomo e fosse stato generato dal seme di un uomo, sarebbe giusto affermare che anche il secondo Adamo è stato generato da Giuseppe. Se invece il primo Adamo fu preso dalla terra e fu plasmato dal Verbo di Dio, allora il Verbo stesso, che ricapitolava in sé la persona di Adamo, doveva essere generato in modo simile al primo uomo.

            Perché allora Dio non prese di nuovo un po' di polvere? Perché ha voluto che il secondo Adamo fosse plasmato da Maria? Affinché non ci fosse un'altra creatura e non fosse un'altra la creatura che sarebbe stata salvata. Invece doveva essere ricapitolata quella stessa, in modo che si conservasse la somiglianza di cui si è parlato.

 

Secondo Notturno

Dal profeta Geremia, capitolo 33o.                           33,14.17

            Ecco, verranno giorni, - oracolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa di Israele e alla casa di Giuda.

            In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia; egli eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra.

            In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla. Così sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia.

Così dice il Signore: Davide non sarà mai privo di un discendente che sieda sul trono della casa di Israele.

 

Letture della preghiera notturna dei certosini

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Anno C

 

VIGILIA DI NATALE

PRIMO NOTTURNO

 

Dal vangelo secondo Matteo.                    1,18-21

 Maria, la madre di Gesù essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.

Dai Discorsi nel giorno della Natività del Signore di Teodoto di Ancira.

Homilia V in die Nativitatis Domini,2,5-7. PG 77,1413-1416.

La Vergine ci ha dato Cristo come uomo e come Verbo. Divenendo madre ci ha offerto l'uomo; però restando vergine, ci ha rivelato il Verbo che già preesisteva. Senza perdere la verginità, ha assunto la maternità. E' rimasta la vergine che era, ed è diventata la madre che prima non era. Ha dato infatti alla luce Colui che, fatto uomo, non cessò di essere Dio. Perché Gesù, dovendo nascere da una vergine, non nacque da una vergine ignara di nozze, ma da una sposata? E' doveroso sapere il motivo per cui il Signore scelse di nascere così.

Infatti la Vergine avrebbe potuto essere sospettata se non avesse avuto come custode Giuseppe,

suo promesso sposo. Il giusto invece la prese in sposa, per essere custode della verginità e testimone della maternità. Sicché anche lui, il custode, avendo sospettato di lei, sebbene avesse pensato di aver custodito bene la sua sposa, decise di licenziarla in segreto. In quel momento divenne testimone della Vergine Colui stesso che aveva predisposto l'evento miracoloso. Dio dice infatti in sogno a Giuseppe: "Non temere di prendere con te Maria: vergine è la Vergine; è il Verbo di Dio che viene da lei portato in grembo; e quando nascerà, - poiché il Verbo si fece carne (Gv 1, 14), non lederà la verginità della tua sposa". Giuseppe è perciò davvero il custode di Maria e il testimone più credibile della sua verginità.

Quel che è generato in lei, viene dallo Spirito Santo. Ecco poste in risalto la dignità e la potenza creatrice dello Spirito Santo. Cristo è venuto come secondo Adamo, perché Dio cancellò la colpa del primo Adamo. Cristo infatti è il nuovo Adamo, di cui l'Apostolo dice: Il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, (1 Cor 1,24) ma l'ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. Il Signore Gesù fu perciò il nuovo Adamo; il primo fu concepito dal Padre e l'ultimo fu plasmato dallo Spirito Santo. Così conosciamo l'eguale potenza del Padre e dello Spirito Santo.

 

Non pensiamo però che il primo Adamo sia stato creato senza lo Spirito Santo e il concorso del Figlio unigenito. Neppure fu l'opera esclusiva del Padre. E' stata la Trinità santa a creare l'uomo; tant'è che il Padre disse: Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza.( Gn 1,26). Egli lo fece, aiutato dal Figlio e dallo Spirito Santo, che lo consigliò e lo assistette. Se così possiamo parlare, ci fu un dialogo del Padre con la sua Sapienza e la sua Forza santif icatrice. Cristo infatti è potenza di Dio e sapienza di Dio (1 Cor 1,24). E lo Spirito che santifica si manifesta come potenza del Creatore.

Si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.

Chi accoglie per fede il miracolo dell'Incarnazione, penetra in questo mistero. Esso si scopre ai fedeli impegnati a raggiungere la salvezza e a quelli che non sono sprofondati nel male. Il bambino concepito da Maria non ricevette la vita per opera d'uomo, ma in modo nuovo e insolito fu generato per opera dello Spirito Santo. Appena Giuseppe conobbe il mistero, prestò subito fede all'angelo. Persuaso che Maria aveva concepito l'Emmanuele, comprendendo che da una vergine era nato lo stesso Legislatore, abbandonò la legge e non sciolse il vincolo del matrimonio, cooperando anche lui con prontezza al mistero. Prese con sé la Vergine non come sposa, ma come l'arca che in seno porta non più la legge, ma lo stesso Legislatore. Umile ministro del mistero, Giuseppe accolse la Vergine, per servirla e preservare la sua verginità. Sapeva ciò che i profeti avevano predetto e comprendeva il senso dei loro vaticini: infatti era un uomo giusto, avvezzo a meditare le loro parole.

 

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